QUADRO GIURIDICO

Quadro Normativo
 
Lo IOR è soggetto alle leggi e regolamenti vigenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.

In particolare l’ordinamento giuridico vaticano riconosce nell’ordinamento canonico la prima fonte normativa e il primo criterio di riferimento interpretativo. Accanto a questo, vi sono sei leggi organi - che e altre leggi ordinarie proprie dello Stato del Vaticano. Per le materie non disciplinate dalle leggi vaticane, si osservano, in via suppletiva e previo recepimento da parte della competente autorità vaticana, le leggi e gli altri atti normativi emanati nello Stato Italiano. Il recepimento è disposto purché i medesimi non risultino contrari ai precetti di diritto divino, né ai principi generali del diritto canonico, nonché alle norme dei p atti l ateranensi e successivi Accordi, e sempre che, in relazione allo stato di fatto esistente nella Città del Vaticano, risultino applicabili (Cfr. Legge n. l XXI sulle fonti del diritto, promulgata da Papa Benedetto XVI il 1° ottobre 2008.)

Ai sensi dell’art. 1, co. 4 della Legge n. l XXI del 2008 sulle fonti del diritto, l’ordinamento giuridico vaticano si conforma altresì alle norme di diritto internazionale generale e a quelle derivanti da trattati e altri accordi di cui la Santa Sede è parte.

L ’Istituto per le Opere di Religione ricade nella sfera di competenza della Autorità di Informazione Finanziaria (AIF), l’organismo di vigilanza finanziaria dello Stato della Città del Vaticano. A tal riguardo la Legge n. XVIII del 2013 chiarisce e consolida le funzioni, i poteri e le responsabilità dell’Autorità di Informazione Finanziaria nell’esercizio della funzione di vigilanza e regolamentazione ai fini della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, della funzione di informazione finanziaria, nonché, come stabilito da Papa Francesco con il motu proprio dell’8 agosto 2013, della funzione di vigilanza prudenziale.

Con riguardo a questo secondo ambito di vigilanza, in attuazione della Legge dello Stato Città del Vaticano n. XVIII dell’8 Ottobre 2013, recante norme in materia di trasparenza, vigilanza ed informa - zione finanziaria, è stato emanato dall’AIF il Regolamento 1/2015 (il “Regolamento”) (“ prudential Supervision of the Entities Carrying out financial activities on a professional basis”).

Il Regolamento disciplina i criteri di organizzazione e gestione degli enti che svolgono professional - mente attività autorizzate di natura finanziaria, disciplinando, tra l’altro, la struttura dell’ente, l’organizzazione amministrativa e contabile, le politiche, procedure e misure di controllo interno e le politiche e procedure di gestione.
Affinché l’Istituto possa essere compliant con le previsioni di cui al Regolamento, sono stati avviati specifici cantieri di lavoro, tali da consentire il completo adeguamento alle previsioni regolamentari entro e non oltre il prossimo 13 gennaio 2016, termine ultimo per il definitivo adeguamento come previsto dall’art. 121 comma 3 del Regolamento (rubricato: “periodo transitorio”).

In attesa delle emanande linee guida in materia di elaborazione e pubblicazione del bilancio, che troveranno applicazione a partire dal prossimo bilancio d’esercizio del 2015, si precisa che il bilancio che qui si presenta è stato redatto conformemente a quanto fatto nel passato, che prevede l’applicazione di principi contabili di generale accettazione, come previsto dall’attuale statuto. A tal riguardo sono stati adottati i principi contabili internazionali (IAS-IFRS).

Inoltre anche le informazioni sui rischi finanziari sono state predisposte in modo omogeneo a quanto rappresentato nei precedenti bilanci nella pendenza del periodo transitorio verso la completa confor - mità con le disposizioni vaticane in materia di vigilanza prudenziale.

In conseguenza di quanto sopra, si precisa che a partire dal Rapporto Annuale 2015, l’informativa agli utenti e al pubblico sarà completata e integrata in maniera coerente a quanto stabilito dal Regolamento che verrà emanato.

Adempimenti fiscali

Durante l’anno passato, lo IOR si è impegnato nell’analisi degli adempimenti fiscali relativi alle proprie attività e quelle dei suoi utenti. A partire dal 2015, l’Istituto sarà soggetto alla Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA), una legge federale degli Stati Uniti che richiede alle persone fisiche e giuridiche statunitensi, compresi coloro che vivono al di fuori degli Stati Uniti, di segnalare tutti i rapporti finanziari posseduti al di fuori degli Stati Uniti all’U.S. Internal Revenue Service (IRS).

La FATCA richiede inoltre che le istituzioni finanziarie straniere segnalino all’IRS i dati dei conti posseduti dagli utenti statunitensi. In questo contesto, la Santa Sede ha raggiunto un “accordo di sostanza” con gli Stati Uniti sotto forma di IGA (Intergovernmental Agreement). Di conseguenza, ad oggi, la Santa Sede è una giurisdizione trattata dalle autorità statunitensi come se l’IGA fosse in vigore dal 30 novembre 2014. Allo IOR è stato assegnato un codice identificativo (GIIN) dall’Internal Revenue Service (IRS). Lo IOR non ravvisa alcun problema che possa pregiudicare il pieno rispetto degli obblighi derivanti dall’IGA.

Lo IOR sta anche lavorando per verificare e confermare la posizione fiscale propria e quella dei propri utenti verso i paesi con cui hanno relazioni di investimento. Questa attività ha identificato rischi probabili sugli anni passati a causa delle diverse interpretazioni circa la natura giuridica dell’Istituto e i conseguenti trattamenti fiscali. In questa fase non può essere fatta alcuna stima attendibile della passività potenziale. Di conseguenza, in base a quanto disposto dallo IAS 37 par. 26, nessuno specifico accantonamento è stato registrato nel bilancio 2014. Tuttavia, lo IOR rimane pienamente impegnato con le autorità competenti ad affrontare qualsiasi trattamento fiscale non corretto, avendo la capacità di onorare ogni pagamento che potrà derivare dall’analisi precedentemente descritta.

Esame 2013 della politica di AML/CFT dello IOR

Nel primo trimestre del 2013, il Consiglio di Sovrintendenza e la Direzione dell'Istituto hanno deciso di esaminare scrupolosamente e di modificare l'assetto delle procedure di contrasto al riciclaggio del denaro (anti-money laundering, AML) nonché di migliorare la trasparenza. Per accelerare l'esecuzione del processo in questione, lo IOR si è avvalso del supporto esterno della Promontory Financial Group, una società di consulenza indipendente, allo scopo di attuare diversi filoni di intervento:

  • Adozione e ampliamento del Manuale per la lotta al riciclaggio del denaro

Sulla scorta di una valutazione complessiva delle pratiche già esistenti, lo IOR ha rivisitato e ampliato in misura sostanziale il manuale sulle procedure di contrasto al riciclaggio del denaro. Tale manuale definisce un nuovo rating interno dei clienti che si basa sul rischio e sostanzialmente consolida i requisiti per il rilevamento e la raccolta dei dati relativi agli stessi. Nello specifico, lo IOR ha esteso i suoi template di dati ad ambiti come la verifica dell'identificazione, delle fonti dei fondi, delle transazioni e del profilo completo di rischio dei clienti.

  • Potenziamento dei sistemi informatici

Sulla base della valutazione dei sistemi software e di monitoraggio delle transazioni già in uso nonché dei nuovi requisiti legali, lo IOR ha approvato un piano triennale per lo sviluppo delle strutture informatiche e relativi investimenti. Per quanto attiene alla prevenzione del riciclaggio del denaro, l'Istituto ha implementato un'applicazione basata sui dati dei clienti (“know your customer”) - siano essi persone fisiche o giuridiche – e un sistema automatizzato di rating interno dei clienti, entrambi ancora in fase di messa a punto.

  • Verifica dei dati dei clienti

Sulla base di un processo preliminare di verifica del suo database clienti, conclusosi nel dicembre 2012, e sulla scorta dei requisiti dei relativi template di recente introduzione, lo IOR ha avviato un esame sistematico di tutti i record di dati dei clienti per individuare eventuali informazioni mancanti o incomplete. L'intero corpo di dati è stato vagliato e valutato dal punto di vista della completezza per la fine della prima metà del 2014. I template lacunosi sono attualmente oggetto di un processo graduale di completamento.

  • Esame forense delle transazioni

Contestualmente al processo di verifica dei dati dei clienti, lo IOR ha condotto - avvalendosi dell'assistenza di esperti esterni - un esame forense per verificare l'accuratezza dell'elenco clienti IOR e vagliare le transazioni sospette. Tale esame ha contemplato una riconciliazione delle risultanze contabili dello IOR attraverso un confronto tra le voci del libro mastro e le registrazioni delle transazioni di pagamento in entrata e in uscita.

  • Piano obbligatorio di formazione del personale

Nel corso del 2013 lo IOR ha concepito e offerto a tutto il personale un piano obbligatorio di formazione generale e specialistica in materia di contrasto al riciclaggio del denaro allo scopo di conseguire e mantenere un livello adeguato di formazione e preparazione del personale e di assicurare l'assoluta osservanza da parte dello staff di tutti gli obblighi stabiliti nel manuale IOR.

  • Miglioramento del reporting all'AIF

Nell'ottica di un riassetto della governance, il Consiglio di Sovrintendenza ha nominato un Chief Risk Officer a livello direttivo, il cui compito specifico è quello di concentrarsi su compliance e reporting. Inoltre, per rafforzare il sistema di reporting nel suo complesso, lo IOR ha standardizzato le relative procedure.

Dopo aver effettuato la prima ispezione ordinaria in loco nella prima metà del 2014, l'Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) sta ora sviluppando una tabella di marcia per l'implementazione di ulteriori migliorie ed adeguamenti.